L'UNITA 13 de Agosto de 1957

ANTOLOGIA DI POETI
Offriamo oggi ai lettori alcune composizioni poetiche di due tra i migliori poeti del Venezuela: Vicente Gerbasi e José Ramòn Medina. Il primo, nato nel 1913, ha trascorso la sua infanzia in Italia e, tornato nel suo paese, è stato ed è tuttora uno degli animatori della vita letteraria e culturale del Venezuela; il secondo, che è stato pure in Italia nel 1951, è più giovane, ma già si è imposto all'attenzione della critica e ha vinto nel '52 il «Premio Boscàn» di Barcellona.
La traduzione è di Dario Puccini:

Volti contadini

Un odore acre di caffe naturo
sparge grumi rossi alle luna
grilli de luce violetta, serpenti a sonagli
che avvelenano l'aria delle felci
S'illumina l'ombra delle cime
e cala giù dagli alberi del fiume
suonando gigli bianchi di penombra
.fino all'oscura casa del silenzio,
dove il mais accende perle braciate.
Ci invade la notte grano a grano,
con. musica di fronde sui confini,
con bùccine indigene che invocano
le mestizia cupa dei morti
Alla luce delle lampade gia fugge
uno spazio d'erbe, di tabacco
di celesti zolle e di rane
In circolo, i volti contadini
ascoltano la favole antiva degli astri.


Il Leopardo

Il leopardo si rifugia nella notte dalle grandi foglie
che brillano come sorgente
sprofonda sotto le sue orme scarabe addormentati
vagola nel suo furore oscuro
che ha fiamma negli occhi.
Attorno a lui l'ombra profuma di vegetali di menta,
dispersa lucciola tra le liane.
I cacciatori prclldono la sua pelle
e la stendono al vento come una costellazione.

VICENTE GERBASI

Nel suo còmpito d'amore

Nel suo còmpito d'amore il vento viene
e va in mezzo agli alberi; è un bimbo
cieco, biondo e serotino.
Percorre l'estate,
e al suo passo si scioglie la luce, a tratti.
lentamentc: distesa, lunga, sparsa e sicura.

Si prostrano le cose. La campagna sale
nel vapore lontano della spiga.
La grazia solitaria dell'amore comincia
in mormorio, in sibilo, in acqua fresca
como un gran labbro fresco che spartisca
i suoi rumori fluviali sulla terra,

Nel suo còmpito d'amore la sera calpesta
suolo di muschi e di piovuta terra
vagamente odorosa a tempi antichi

Di tratto in tratto sopra il campo geme
una grande ombra, un ucello scontitto,
che fugge, pessa, torna ricommente.

JOSE RAMON MEDINA